Implantologia a carico Immmediato
Con l’implantologia a carico immediato potrai avere denti fissi in 24/48 ore attraverso una minima invasività anestesiologica.
Come funziona e cos’è il carico immediato?
Gli impianti a carico immediato * rappresentano un’innovazione significativa nel campo dell’implantologia dentale. Questa tecnica consente di posizionare la protesi provvisoria sopra l’impianto appena inserito entro le 24/48 ore, evitando il lungo periodo di attesa tradizionalmente necessario per l’osteointegrazione. Ecco una panoramica su come funziona questo tipo di procedura:
* Se ci sono le condizioni cliniche e solo su prescrizione del medico
Come avviene la procedura per il carico immediato?
- Valutazione e Pianificazione Preliminare: Prima di tutto, è fondamentale una valutazione accurata del paziente tramite esami clinici, radiografie e scansione CBCT per determinare la quantità e qualità dell’osso disponibile.
- Inserimento dell’Impianto: Una volta effettuata la pianificazione, si procede con l’inserimento degli impianti dentali nella mascella o nella mandibola. Questo viene eseguito in anestesia locale, garantendo un comfort ottimale per il paziente.
- Posizionamento della Protesi Provvisoria: Dopo le 24/48 ore dall’inserimento dell’impianto, viene applicata una protesi provvisoria.
- Osteointegrazione: Nonostante il carico immediato, l’osteointegrazione (ossia il processo di fusione tra l’impianto e l’osso mascellare) continua a svolgersi nel corso dei mesi successivi. Durante questo periodo, è essenziale seguire le indicazioni fornite dal dentista per evitare stress eccessivo sull’impianto.
- Protesi Definitiva: Una volta completata l’osteointegrazione, la protesi provvisoria viene sostituita con una protesi definitiva, progettata per garantire durabilità e funzionalità ottimali.
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dentista sulla fattibilità del caso
Tutti possono essere operati a carico immediato?
Devi sapere che, purtroppo, non tutti i soggetti possono sottoporsi a questa metodica. Per posizionare un impianto, infatti, è necessario che il supporto osseo sia adeguato. Se tale condizione non si verifica, difficilmente l’impianto potrà avere successo e durare nel tempo.
Ma quali sono le indagini radiologiche più adatte per queste valutazioni? Sostanzialmente sono due le tipologie di esami che si possono effettuare in questi casi: la panoramica e la TC Cone Beam *. La panoramica, il cui nome vero e proprio è in realtà ortopantomografia (OPT) *, è di fatto una radiografia delle arcate dentarie. È un esame, che permette una valutazione generale della situazione. Tuttavia, le informazioni che si possono ricavare da una panoramica non possono essere sufficienti per poter avere un quadro completo. L’OPT, infatti, essendo un’immagine bidimensionale di strutture che sono nei fatti tridimensionali, distorce quella che è la reale conformazione di ossa e arcate dentarie. La TC (Tomografia Computerizzata), soprattutto se realizzata con la tecnica Cone Beam, fornisce invece delle informazioni complete ed esaustive per una corretta valutazione della situazione dei tessuti duri (cioè le ossa). Proprio da queste immagini, poi, è addirittura possibile ricavare dei modelli 3D, che saranno ovviamente di grande aiuto per lo studio del caso.
* Se ci sono le condizioni cliniche e solo su prescrizione del medico